Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5645 del 8 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:5645PEN

Massima

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Il concorso formale di reati di resistenza a pubblico ufficiale, ai sensi dell'art. 81, comma primo, cod. pen., si configura quando l'agente, nel medesimo contesto fattuale, usa violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o servizio. In tali casi, la pena applicabile deve essere aumentata, non potendo il giudice irrogare una sanzione inferiore al minimo edittale previsto per il concorso formale di reati. L'omessa applicazione dell'aumento di pena per il concorso formale di reati integra un vizio di illegalità della pena, che comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di patteggiamento, in quanto il vizio rilevato rende invalido l'intero accordo raggiunto tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere - Relatore

Dott. DI GIOVINE ((omissis))

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Brescia
nel procedimento a carico di Br.Ro., nata a V il Omissis;
avverso la sentenza del 13.06.2023 emessa dal Tribunale di Bergamo;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso; udita la relazione del consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata il Tribunale di Bergamo ha app…

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