Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1459 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:1459SENT

Massima

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L'amministrazione che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico, senza un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, è tenuta a concludere il procedimento avviato dal privato proprietario, entro un termine perentorio, con l'adozione di un provvedimento espresso che disponga, in via alternativa, l'acquisizione del bene al suo patrimonio indisponibile, previo pagamento di un indennizzo, ovvero la restituzione del bene al proprietario previa rimessione in pristino. Tale obbligo di provvedere, pur essendo discrezionale nel "quomodo", è doveroso nell'"an", in quanto finalizzato a porre fine alla situazione di illegalità derivante dall'occupazione senza titolo del bene. In caso di persistente inerzia dell'amministrazione, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento conclusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/04/2023

N. 01459/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00269/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 117 cod. proc. amm., sul ricorso numero di registro generale 269 del 2023, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Vicari, non costituito in giudizio;

per l’accertamento dell’illegittimità

del silenzio inadempimento maturato sulla istanza presentata il 25 aprile 2022 volta all’avvio del procedimento di retrocessione di alcuni immobili oggetto di occupazione o in alternativa alla emissione del decreto di acquisizione sanante ex art. 42 bis del T.U. Espropri;

per la nomina sin d’ora

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