Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35506 del 25 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35506PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di cose costituenti il corpo del reato, pur essendo ammesso in re ipsa, richiede comunque una motivazione specifica in ordine alla concreta finalità probatoria perseguita, non essendo sufficiente un generico riferimento alla necessità di acquisizione ai fini di un compiuto accertamento dei fatti. Il giudice è tenuto a indicare le ragioni per cui l'acquisizione dei beni è concretamente necessaria ai fini probatori, non potendosi ritenere tale esigenza automaticamente sussistente solo in ragione della natura di corpo del reato delle cose sottoposte a sequestro. Il difetto di tale specifica motivazione determina l'annullamento del provvedimento di sequestro per violazione di legge, in quanto mancanza assoluta o mera apparenza di motivazione in ordine al requisito della finalità probatoria, che costituisce elemento essenziale di legittimità del sequestro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. CA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 07/03/2007 TRIB. LIBERTA' di GROSSETO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IANNIELLO ANTONIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. PASSACANTANDO Guglielmo che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

La Corte:

OSSERVA

Con ordinanza del 7 marzo 2007, il Tribunale di Grosseto ha respinto l'istanza di riesame avverso il sequestro …

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