Il proprietario di un immobile è responsabile dei danni derivanti da infiltrazioni provenienti dalla sua proprietà, salvo che dimostri il caso fortuito. Tale responsabilità sussiste indipendentemente dalla destinazione originaria della struttura da cui promanano le infiltrazioni, essendo sufficiente l'accertamento del nesso causale tra la cosa in proprietà e il danno subito dal vicino. Il proprietario non può andare esente da responsabilità adducendo che le infiltrazioni derivino da una scelta progettuale originaria, non essendo tale circostanza idonea ad escludere il suo obbligo di adottare le misure necessarie ad impedire il verificarsi di danni alla proprietà altrui. Ove il proprietario abbia provveduto ad eseguire interventi di impermeabilizzazione, tale comportamento può al più integrare una parziale ammissione di responsabilità, limitatamente alle infiltrazioni da esso rimesse, ma non anche a quelle provenienti da diversa fonte, accertata sulla base delle risultanze istruttorie. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità del proprietario, deve attenersi ai fatti acquisiti nel processo, senza poter fondare la propria decisione su meri assunti o affermazioni non supportate da adeguata prova.