Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21637 del 25 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21637PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. non richiede necessariamente la consumazione di specifici delitti-scopo, ma può essere desunta da elementi indiziari che dimostrino il concreto inserimento del soggetto nell'organizzazione criminale, con consapevolezza e volontà di farne parte in modo stabile e di contribuire al perseguimento dei suoi fini illeciti, anche attraverso condotte apparentemente lecite ma rivelative di tale inserimento. Ai fini della valutazione della partecipazione, il giudice deve accertare non solo l'elemento soggettivo dell'affectio societatis, ma anche l'elemento oggettivo del fattivo inserimento nell'organizzazione, desumibile da indici rivelatori del ruolo svolto dall'agente e della sua concreta operatività all'interno del sodalizio, secondo massime di esperienza. Analogamente, la partecipazione all'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 d.P.R. 309/1990 può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, purché espressivi dell'adesione consapevole e volontaria del soggetto al sodalizio e delle sue dinamiche operative. La presunzione di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere per i reati associativi di tipo mafioso, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p., può essere superata solo quando risulti dimostrato che l'associato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa o comunque si sia verificato un consistente allontanamento rispetto all'associazione, situazione che il giudice di merito deve accertare sulla base di elementi concreti e specifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;

avverso l'ordinanza n. 524/2014 emessa dal Tribunale di Lecce, in funzione di giudice del riesame, in data 08.07.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Andrea Pellegrino;

udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Ciro Angelillis …

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