Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8578 del 22 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8578PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale è autonomo rispetto all'esito del procedimento penale, potendo il giudice valutare elementi di prova o indiziari tratti da procedimenti penali conclusi parzialmente con assoluzione, purché tali elementi siano idonei a dimostrare la permanenza di dati sintomatici della pericolosità sociale del soggetto sino a epoca coeva alla proposta applicativa della misura. Pertanto, il giudice di merito è tenuto a motivare in modo puntuale le ragioni che consentono di ritenere attuale la pericolosità sociale del soggetto, anche in presenza di un successivo pronunciamento assolutorio da reati di maggiore allarme sociale, potendo tali elementi essere recessivi e di scarsa rilevanza ai fini della valutazione della pericolosità sociale nella sede prevenzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS),nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/07/2017 della CORTE APPELLO di BARI;
entita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
lette le conclusioni del PG il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso il provvedimento con cui la Corte di appello di Bari ha confermato il decreto del Tribunale di Foggia dell'11/5/2016 che ha applicato al (OM…

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