Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20955 del 3 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:20955PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione emesso all'esito dell'udienza camerale è impugnabile in sede di legittimità esclusivamente per vizi attinenti al mancato rispetto delle regole poste a garanzia del contraddittorio formale, non essendo consentito il sindacato sulle valutazioni poste a fondamento dell'ordinanza di archiviazione, rientranti nella piena discrezionalità del giudice. L'ordinanza di archiviazione è pertanto impugnabile con ricorso per cassazione soltanto nei rigorosi limiti fissati dall'art. 409, comma 6, c.p.p., che legittima l'impugnazione nei soli casi di nullità previsti dall'art. 127, comma 5, c.p.p., ovvero quando le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge, come l'intervento in camera di consiglio. Qualora l'ordinanza di archiviazione sia stata pronunciata all'esito della camera di consiglio, cui abbia partecipato la persona offesa, non si configura alcuna violazione del contraddittorio, rendendo inammissibili le doglianze volte a censurare le valutazioni poste a fondamento del provvedimento di archiviazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Mari - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto l'11/05/2016;
contro:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nata ad (OMISSIS);
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Luigi Agostinacchio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Luigi Cuomo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' …

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