Il provvedimento di diniego del permesso di costruire non può essere fondato su una rappresentazione incompleta o inesatta della situazione urbanistica e infrastrutturale dell'area interessata dall'intervento edilizio, dovendosi a tal fine procedere ad un'adeguata istruttoria che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti, quali la presenza di opere di urbanizzazione primaria già realizzate o comunque previste, la capacità di assorbimento del carico urbanistico aggiuntivo da parte delle infrastrutture esistenti, nonché la possibilità di realizzare le eventuali opere mancanti a cura e spese del soggetto attuatore. In particolare, il mancato riscontro di parcheggi pubblici immediatamente adiacenti all'area di intervento non può costituire di per sé motivo ostativo al rilascio del permesso di costruire, ove risulti la presenza di altri parcheggi pubblici nelle immediate vicinanze e la previsione nel progetto edilizio di un numero di posti auto pertinenziali superiore al minimo di legge. Analogamente, la carenza di marciapiedi lungo la viabilità di accesso all'area non può essere considerata elemento sufficiente a determinare l'insufficienza del sistema stradale, ove questo risulti comunque idoneo a sostenere il carico urbanistico aggiuntivo indotto dalla nuova costruzione. Infine, l'assenza di una completa rete fognaria a servizio dell'area non può ostare al rilascio del permesso di costruire, ove risulti la possibilità di allaccio alla pubblica fognatura da parte dell'ente gestore competente. In tutti questi casi, il provvedimento di diniego deve essere adeguatamente motivato sulla base di una puntuale istruttoria che espliciti le ragioni per le quali le opere di urbanizzazione esistenti o comunque realizzabili non siano ritenute sufficienti a garantire un corretto ed armonico assetto urbanistico della zona.