Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26809 del 25 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26809PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento del tribunale del riesame rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere ad una nuova valutazione delle stesse. Pertanto, il vizio di motivazione è rilevabile in cassazione solo se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge o in una manifesta illogicità della motivazione, risultante dal testo del provvedimento impugnato. In particolare, il giudice di merito può fondare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza su elementi indiziari concordanti, quali il riconoscimento visivo dell'indagato da parte della persona offesa, l'esito positivo dell'esame dattiloscopico e la mancata credibilità delle giustificazioni fornite dall'indagato, senza che ciò si traduca in una violazione di legge o in una motivazione manifestamente illogica. Analogamente, il giudice può ritenere sussistenti le esigenze cautelari sulla base della gravità del fatto, delle modalità esecutive e dei precedenti penali dell'indagato, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, salvo che non risulti affetta da manifesta illogicità. Infine, la mancata allegazione o trascrizione integrale degli atti processuali richiamati a sostegno delle censure determina l'inammissibilità del relativo motivo di ricorso per violazione del principio di autosufficienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/02/2020 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE COSCIONI;
sentite le conclusioni del PG Dott. Vincenzo SENATORE, il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 20 febbraio 2020, a seguito di giudizio di riesame, il Tribunale di Napoli ha confermato l'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nap…

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