Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43377 del 16 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:43377PEN

Massima

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Il sequestro preventivo può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo di dispersione del profitto o del prezzo del reato, nel rispetto dei principi di proporzionalità e adeguatezza della misura cautelare. Il giudice deve valutare attentamente le argomentazioni difensive, senza limitarsi ad una motivazione apparente o insufficiente, e deve verificare che il valore dei beni sottoposti a sequestro non ecceda il profitto o il prezzo del reato contestato. Tuttavia, le esigenze di vita quotidiana dell'indagato attengono alla fase esecutiva del sequestro, e non alla sua legittimità. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di sequestro è ammesso solo per violazione di legge, senza possibilità di una terza lettura nel merito delle risultanze istruttorie, essendo precluso il sindacato sul merito della valutazione giudiziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MANNA A. - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 3.4.14 del Tribunale dell'Aquila, sezione riesame;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;

udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l…

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