Il provvedimento amministrativo di diniego di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) edilizia è legittimo quando i lavori realizzati, pur rientrando astrattamente nella categoria delle opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni esenti da titolo abilitativo, comportano in concreto interventi di sbancamento del terreno che, per la loro entità e durata, non possono essere qualificati come attività edilizia libera ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. n. 380/2001, ma richiedono il previo rilascio di un titolo edilizio e di un'autorizzazione paesaggistica. Infatti, l'inutile decorso del termine di 30 giorni per l'inibizione dei lavori preannunciati con la SCIA non priva l'amministrazione del potere di controllo urbanistico-edilizio e dell'eventuale potere sanzionatorio in ordine ad interventi realizzati in violazione della normativa, ferma restando la possibilità e doverosità per la stessa di provvedere anche all'annullamento degli effetti della SCIA.