Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 369 del 2013

ECLI:IT:TARAQ:2013:369SENT

Massima

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Il mancato esercizio del potere amministrativo entro il termine di legge previsto comporta l'obbligo per l'amministrazione di provvedere espressamente sulla domanda presentata dal privato, con provvedimento motivato, nel termine perentorio fissato dal giudice, pena la nomina di un commissario ad acta che provvederà in luogo dell'amministrazione con aggravio di spese a suo carico. Il silenzio serbato dall'amministrazione oltre il termine di legge integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il privato a chiedere al giudice amministrativo di ordinare all'amministrazione di provvedere, con la fissazione di un termine perentorio per l'adozione del provvedimento espresso e motivato, e di nominare un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia, al fine di assicurare la tutela effettiva del diritto del privato. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'amministrazione di concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso, motivato e tempestivo, a tutela delle posizioni giuridiche dei privati. Il mancato esercizio del potere entro il termine di legge, pertanto, determina l'obbligo per l'amministrazione di provvedere, con la fissazione di un termine perentorio, al fine di assicurare la certezza dei rapporti giuridici e la ragionevole durata del procedimento, principi fondamentali dell'azione amministrativa. In caso di ulteriore inerzia, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 00117/2013
REG.RIC.

N. 00369/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00117/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 117 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Corti in L'Aquila, p.zza S.Giusta 12;

contro

Comune di L'Aquila, rappresentato e difeso per legge dall'((omissis)), domiciliata in L'Aquila, viale XXV Aprile;

per la dichiarazione di illegittimità del silenzio mantenuto sull'istanza presentata il 1° ottobre 2012 rivolata ad ottenere il contributo per la riparazione con miglioramento sismico degli edifici compresi nell'aggregato edilizio di cui è Ente esponenziale il ((omissis)) n.6.

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