Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo può essere legittimamente disposto nei confronti dello straniero che, sulla base di precedenti penali e di ulteriori procedimenti penali pendenti, sia ritenuto socialmente pericoloso per l'ordine pubblico e la sicurezza dello Stato, a prescindere dalla sussistenza di altri requisiti di carattere economico, purché l'Amministrazione abbia effettuato una valutazione comparativa tra la durata del soggiorno in Italia, l'attività lavorativa svolta e l'assenza di legami familiari, giungendo a una motivazione non affetta da manifesta illogicità. In tali casi, il diniego risulta conforme all'art. 4, comma 3, del d.lgs. 286/1998, che esclude l'ingresso e il soggiorno in Italia dello straniero considerato una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato.