Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21208 del 20 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21208PEN

Massima

Il danneggiamento di beni non esposti alla pubblica fede, pur essendo astrattamente rilevante ai sensi dell'art. 635 c.p., non integra l'aggravante di cui all'art. 625 c.p., n. 7, richiamato dal comma 2, n. 3 dello stesso articolo, qualora non risultino elementi fattuali idonei a dimostrare che il bene danneggiato fosse esposto "per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede". In assenza di tali elementi, il reato di danneggiamento rimane procedibile a querela di parte, senza devoluzione alla competenza del Tribunale per ragioni di materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di GENOVA;

nei confronti di:

SC. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 18/12/2007 GIUDICE DI PACE di TAGGIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza predibattimentale in data…

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