Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27475 del 1 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27475PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La revoca di una misura cautelare per venir meno delle esigenze cautelari comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente a coltivare l'impugnazione avverso il provvedimento cautelare, salvo che l'interessato non abbia formulato una specifica e motivata deduzione ai fini di una futura utilizzazione dell'eventuale pronuncia favorevole per il riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione. In assenza di tale deduzione, la sopravvenuta carenza di interesse determina l'inammissibilità del ricorso, senza che ciò comporti provvedimenti accessori di condanna. La massima esprime il principio per cui, una volta revocata la misura cautelare per venir meno delle esigenze che ne avevano giustificato l'applicazione, il ricorrente perde il suo interesse a coltivare l'impugnazione, salvo che non abbia manifestato l'intento di utilizzare l'eventuale pronuncia favorevole ai fini della riparazione per ingiusta detenzione. In assenza di tale specifica deduzione, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, senza ulteriori conseguenze accessorie. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, la formulazione è astratta e generale, senza riferimenti al caso concreto, e il principio espresso risulta applicabile a fattispecie analoghe.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/12/2016 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TAMPIERI Luca, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha conclu…

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