Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 292 del 2013

ECLI:IT:TARVEN:2013:292SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ha affermato il principio secondo cui l'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, intervenuto successivamente all'impugnazione dello stesso, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente a proseguire il giudizio. Ciò in quanto l'annullamento del provvedimento impugnato, riconoscendone l'illegittimità, soddisfa la pretesa del ricorrente, facendo venire meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale. Pertanto, il giudice amministrativo, accertata la sopravvenuta carenza di interesse, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, condannando l'amministrazione al pagamento delle spese di lite, in considerazione della riconosciuta illegittimità del provvedimento originariamente adottato.

Sentenza completa

N. 02821/1995
REG.RIC.

N. 00292/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02821/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2821 del 1995, proposto da:
Zasso Loris, rappresentato e difeso dagli avv. Marco Cappelletto, G. Matteo Fiori, Gianfranco Tandura, con domicilio eletto presso Marco Cappelletto in Venezia-Mestre, via G. Pepe. 6;

contro

Comune di Agordo - (Bl), parte non costituita in giudizio;

nei confronti di

Ditta Roldo Giovanni, parte non costituita in giudizio;

per l'annullamento:

- della concessione edilizia nr. 27/95 (prot nr. 2836) del 08/06/1995 con la quale veniva autorizzata l’esecuzione dei lavori edili per il cambio di destinazione d’uso di porzione di fabbricato sito in Vi…

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