Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40843 del 29 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40843PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede il rispetto di rigorosi requisiti che devono essere oggettivamente dimostrati, tra cui la sussistenza di un'aggressione ingiusta, la necessità e l'inevitabilità della reazione difensiva, nonché la proporzionalità tra l'offesa subita e la difesa apprestata. La valutazione della sussistenza di tali presupposti deve essere condotta in maniera unitaria e complessiva, senza limitarsi all'esame della sola fase dell'aggressione, ma considerando anche gli eventi pregressi che abbiano contribuito a determinare la situazione di pericolo. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare non solo la necessità della difesa, ma anche la proporzionalità tra l'azione e la reazione, dando conto in modo esaustivo e logicamente coerente di tutti gli elementi rilevanti ai fini della configurabilità della scriminante, senza omettere di esaminare specifici motivi di impugnazione proposti dalle parti in tal senso. Il mancato esame di tali profili integra un vizio di motivazione che comporta l'annullamento della sentenza ai soli effetti civili, al fine di consentire un nuovo giudizio nel quale sia effettuata una valutazione completa e adeguatamente argomentata sulla sussistenza dei requisiti della legittima difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 662/2014 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 19/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVIK;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con sentenza del 19 febbraio 2015, la Corte di appe…

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