Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza breve n. 1721 del 2021

ECLI:IT:TARLE:2021:1721SENB

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia, emesso dalla Prefettura sulla base di informazioni riservate acquisite dalle Forze di Polizia, costituisce un atto amministrativo discrezionale volto a prevenire il pericolo di infiltrazioni mafiose nell'attività economica, il cui contenuto deve essere adeguatamente motivato in relazione alle specifiche risultanze istruttorie. Esso incide in modo significativo sulla libertà di iniziativa economica dell'impresa destinataria, la quale può tuttavia chiederne la revoca o l'annullamento giurisdizionale, dimostrando l'insussistenza dei presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento del provvedimento. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità dell'informativa interdittiva, deve effettuare un attento scrutinio della motivazione, verificando la correttezza dell'istruttoria svolta dalla Prefettura e l'adeguatezza del nesso logico-giuridico tra le risultanze acquisite e la decisione finale, senza però poter sindacare il merito delle valutazioni di natura discrezionale compiute dall'Autorità competente. Qualora il provvedimento interdittivo risulti privo di una motivazione congrua e convincente, ovvero fondato su presupposti erronei o carenti, il giudice è tenuto ad annullarlo, ripristinando la libertà di iniziativa economica dell'impresa. Il principio di proporzionalità impone, inoltre, che l'Amministrazione adotti la misura interdittiva solo ove risulti strettamente necessaria e non vi siano alternative meno incisive per prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/11/2021

N. 01721/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01467/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1467 del 2021, proposto dalla
Società Cooperativa Edilizia a r.l. “-OMISSIS-”, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Riccardo De Blasi, Lucia Longo e Silvia Ciccarone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio di Silvia Ciccarone in Lecce, via Capitano Ritucci, n. 13;

contro

Ministero dell'Interno, Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura di Lecce, Autorità Nazionale Anticorruzione - A.N.A.C., in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, non co…

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