Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10720 del 11 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10720PEN

Massima

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Il principio di retroattività della legge penale più favorevole al reo non ha rango costituzionale, essendo suscettibile di limitazioni e deroghe da parte del legislatore ordinario, purché queste siano giustificate dalla necessità di preservare interessi contrapposti di analogo rilievo costituzionale. Tuttavia, l'indiscriminata deroga alla retroattività della depenalizzazione, come prevista dalla Legge n. 266 del 2005, art. 1, comma 547, non è correlata ad interessi di rilievo costituzionale analogo all'interesse del singolo a non vedersi esposto alle conseguenze penali di condotte ormai punite come mero illecito amministrativo o non più punite, contraddice gli obiettivi della depenalizzazione e non trova adeguata giustificazione, risultando pertanto in contrasto con il principio di uguaglianza di cui all'art. 3 Cost.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gr. Fe., nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 4.3.2008 del Tribunale di Padova, sez. di Este;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

lette le conclusioni del P.G., Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

1) Con sentenza in data 4.4.2006, irrevocabile il 7.3.2007, il Tribunale di Padova, sez. di Este, condannava Gr. Fe. per il reato di cui …

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