Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19448 del 18 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19448PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti si configura quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo tra più soggetti, i quali, in reciproca consapevolezza e con un contributo continuativo, perseguano il comune programma criminoso di realizzare una serie indeterminata di delitti in materia di stupefacenti. Tale vincolo associativo può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, quali lo svolgimento in comune di condotte illecite relative alla coltivazione, al reperimento, all'acquisto, alla conservazione e all'occultamento delle sostanze stupefacenti, la condivisione di conoscenze sulle fonti di rifornimento, la ripartizione dei compiti tra gli associati con eventuale fungibilità degli stessi, la continuità delle condotte di acquisto di droghe, la sussistenza di rapporti stabili con una pluralità di fornitori, nonché il coinvolgimento degli indagati in episodi di particolare rilevanza per l'operatività del sodalizio, come la partecipazione a riunioni, l'attivismo nella coltivazione e nella raccolta dello stupefacente, ovvero il compimento di atti intimidatori nei confronti di soggetti ritenuti estranei all'associazione. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in maniera logica e coerente, possono integrare la prova cautelare dell'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e della partecipazione organica dell'indagato al sodalizio criminoso, senza che sia necessaria la dimostrazione di una struttura organizzativa particolarmente articolata o di una ripartizione rigida dei compiti tra gli associati. La valutazione di tali elementi rientra nella competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se non per vizi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, non ricorrendo i quali il ricorso per cassazione è inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuele - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28-07-2021 del tribunale della liberta' di Palermo;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
udita la relazione del Consigliere Di Nicola Vito;
udita la requisitoria del Procuratore Generale, Manuali Valentina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) (classe (OMISSIS)) ricorre per la cassazione d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.