Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50183 del 7 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50183PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento aggravato, previsto dall'art. 635 c.p., comma 2, n. 1, si configura quando l'agente, con condotte reiterate e intenzionali, cagiona danni a beni altrui, anche mediante l'utilizzo di armi da fuoco, senza che rilevi la mera eventualità del risultato dannoso. La prova della responsabilità può essere raggiunta sulla base di un compendio probatorio formato da indizi gravi, precisi e concordanti, che escludano ogni ragionevole dubbio, senza che sia necessario il raggiungimento della prova oltre ogni ragionevole dubbio. La depenalizzazione del reato, intervenuta con il d.lgs. n. 7/2016, non si applica al caso concreto in quanto la nuova fattispecie normativa si pone in perfetta continuità con la precedente. L'applicazione della sospensione condizionale della pena, subordinata all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato ovvero alla prestazione di attività non retribuita, non contrasta con il principio di uguaglianza e ragionevolezza, in quanto costituisce una specifica applicazione della norma generale di cui all'art. 165 c.p., la cui legittimità costituzionale è stata già affermata dalla Corte Costituzionale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del danno, può fondarsi su precisi dati fattuali, la cui valutazione è incensurabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o motivazionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. RAGO Geppi - Rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
contro la sentenza del 04/07/2017 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Rago G.;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Aniello Roberto, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile " (OMISSIS) spa"…

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