Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9168 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:9168SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle gare pubbliche, l'esame delle giustificazioni e il giudizio di anomalia o di incongruità dell'offerta costituiscono espressione di discrezionalità tecnica di esclusiva pertinenza dell'amministrazione, sindacabile dal giudice amministrativo solo in caso di macroscopiche illegittimità, quali gravi e plateali errori di valutazione abnormi o inficiati da errori di fatto. Il giudice di legittimità non può sostituire il proprio giudizio a quello dell'amministrazione né procedere ad una autonoma verifica della congruità dell'offerta e delle singole voci, in quanto ciò costituirebbe un'inammissibile invasione della sfera della pubblica amministrazione. Inoltre, la valutazione della stazione appaltante circa la congruità dell'offerta, sulla base delle spiegazioni fornite dall'impresa concorrente in sede di verifica dell'anomalia, deve ritenersi sufficientemente motivata con richiamo per relationem ai chiarimenti ricevuti, giacché la verifica delle offerte anomale non ha per oggetto la ricerca di specifiche e singole inesattezze dell'offerta economica, mirando invece ad accertare se l'offerta nel suo complesso sia attendibile e dia serio affidamento circa la corretta esecuzione. Infine, la c.d. clausola sociale di "riassorbimento" del personale deve essere interpretata conformemente ai principi nazionali e comunitari in materia di libertà di iniziativa imprenditoriale e di concorrenza, risultando altrimenti lesiva della concorrenza e della libertà d'impresa, riconosciuta e garantita dall'art. 41 Cost., e pertanto riveste portata cogente solo nel senso che l'offerente non può ridurre ad libitum il numero di unità da impiegare nell'appalto, senza che tale clausola comporti anche l'obbligo per l'impresa aggiudicataria di assumere a tempo indeterminato ed in forma automatica e generalizzata tutto il personale già utilizzato dalla precedente impresa affidataria del servizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/07/2019

N. 09168/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02621/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2621 del 2019, proposto dalla Autolinee S.A.T.I. - Società Autoservizi Turistici Italiani di ((omissis)) e C. s.n.c., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Roma, via ((omissis)), n. 26 e domicilio digitale all’indirizzo PEC come da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Velletri, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato studio avv. Maggisano in Roma, Via G. Bettolo n. 9 e domicilio di…

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