Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22992 del 25 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22992PEN

Massima

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Il delitto di minaccia aggravata di cui all'art. 612, comma 2, c.p. si configura quando la condotta dell'agente, in relazione alla situazione contingente, sia potenzialmente idonea a incidere sulla libertà morale della vittima, a prescindere dall'effettiva intimidazione subita. A tal fine, il giudice deve valutare complessivamente il contesto oggettivo e soggettivo in cui la minaccia è stata proferita, considerando anche la capacità dell'agente di realizzare concretamente il male prospettato, senza che sia necessaria la prova della sua effettiva realizzabilità. Le dichiarazioni della persona offesa, se valutate nella loro attendibilità, possono costituire di per sé un valido elemento probatorio, anche in assenza di riscontri estrinseci. La circostanza che la vittima abbia tenuto un atteggiamento provocatorio non esclude la sussistenza del reato, potendo al più integrare una circostanza attenuante. Ai fini dell'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p., il giudice deve effettuare una valutazione complessiva delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell'entità del danno o del pericolo, senza che la mera lievità del fatto sia sufficiente, ove ricorrano elementi ostativi desumibili dalle circostanze concrete.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (ANCHE QUALE PCN) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/05/2022 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FRANCESCA CERONI con requisitoria scritta ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 9.05.2022 la Corte di Appello di Palermo ha confermato la sentenza em…

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