La legge n. 145/2018 prevede che i concessionari di aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative possano mantenere le strutture amovibili a servizio della concessione per l'intero anno fino alla scadenza fissata dalla legge, senza necessità di ulteriori autorizzazioni. Tuttavia, tale diritto è soggetto al rispetto della disciplina in materia di beni culturali e paesaggistici, che richiede l'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del d.lgs. n. 42/2004 anche per il mantenimento di tali strutture amovibili. Pertanto, il concessionario che intende avvalersi della facoltà di mantenere le strutture amovibili oltre la stagione balneare deve previamente ottenere l'autorizzazione paesaggistica, la cui mancanza comporta l'illegittimità del provvedimento comunale che consente il mantenimento delle strutture in assenza di tale autorizzazione. Il principio di diritto è che la disciplina in materia di beni culturali e paesaggistici, contenuta nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, non è derogabile tacitamente e trova applicazione anche per il mantenimento delle strutture amovibili a servizio di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, in quanto tali strutture incidono sulla tutela del paesaggio, rientrante tra le finalità di interesse pubblico perseguite dalla normativa paesaggistica.