Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 339 del 2012

ECLI:IT:TARPE:2012:339SENT

Massima

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Il piano regolatore comunale, quale strumento di pianificazione urbanistica, può legittimamente sottoporre a vincolo di destinazione pubblica, come ad esempio a parcheggio, determinate aree di proprietà privata, imponendone la cessione gratuita al Comune. Tale vincolo, una volta legittimamente approvato nelle forme di legge, è cogente e di immediata applicazione, precludendo al privato proprietario la possibilità di realizzare su tali aree interventi edilizi in contrasto con la destinazione pubblica prevista. Il Comune, pertanto, è legittimato a inibire l'esecuzione di lavori edilizi su aree soggette a vincolo di destinazione pubblica, anche in presenza di una denuncia di inizio attività (DIA) presentata dal privato, in quanto la DIA non può avere ad oggetto interventi in contrasto con la pianificazione urbanistica vigente. In tali casi, il Comune non è tenuto a rispettare il termine perentorio di 30 giorni per pronunciarsi sulla DIA, né a comunicare il preavviso di rigetto ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, in quanto l'inibitoria dell'attività edilizia è imposta dalla cogenza delle norme urbanistiche e non richiede ulteriori formalità procedimentali. Il privato, qualora ritenga di aver subito un danno per effetto dell'imposizione del vincolo, potrà agire in sede risarcitoria nei confronti del venditore del terreno, ma non potrà contestare la legittimità del vincolo urbanistico, se questo è stato correttamente approvato negli atti di pianificazione.

Sentenza completa

N. 00307/2006
REG.RIC.

N. 00339/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00307/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 307 del 2006, proposto da:
Di Matteo Davide e Gizzarelli Antonietta, rappresentati e difesi dall'avv. Giuseppe Gialloreto, con domicilio eletto presso Marco Febbo in Pescara, via Italica n. 49;

contro

Il Comune di Lettomanoppello, rappresentato e difeso dall'avv. Luciana Di Pierdomenico, con domicilio eletto presso il suo studio, in Pescara, via Piave, 91;

nei confronti di

L’Amministrazione Provinciale di Pescara;

per l'annullamento

dell'ordinanza del 28 aprile 2006 adottata dal responsabile del servizio ufficio tecnico de…

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