Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13378 del 1 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13378PEN

Massima

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La presunzione di pericolosità sociale, che impone la custodia cautelare in carcere ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti di cui all'art. 416-bis c.p. o commessi avvalendosi delle condizioni previste da tale norma, può essere superata solo quando risulti dimostrato in modo concreto e specifico che l'indagato ha definitivamente rescisso ogni legame con l'organizzazione criminale di appartenenza, non essendo sufficienti a tal fine elementi diversi, quali la lontananza temporale del reato, l'età avanzata o le precarie condizioni di salute dell'indagato. Il giudice di merito è tenuto a motivare in modo rigoroso l'insussistenza di esigenze cautelari soltanto nell'ipotesi in cui l'indagato abbia posto in evidenza elementi idonei a dimostrare l'assenza di periculum in libertate, mentre, in assenza di tali elementi, incombe su di lui solo l'obbligo di dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere la presunzione legale di pericolosità. Il principio di adeguamento ad un unico indirizzo giurisprudenziale non trova applicazione nel procedimento penale ordinario, sicché la diversa decisione adottata in un caso analogo non inficia la legittimità del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Ma. Ro. (nato il (OMESSO));

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli, in data 02.08.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

sentita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. Avverso l'ordinanza indicata in epigrafe, che ha riget…

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