La confisca per equivalente del profitto del reato va obbligatoriamente disposta, anche con la sentenza di applicazione di pena ex articolo 444 c.p.p., pur laddove essa non abbia formato oggetto dell'accordo tra le parti, in quanto costituisce una misura di sicurezza patrimoniale accessoria alla condanna, finalizzata a privare il reo del vantaggio economico derivante dalla commissione del reato. Tale obbligo di confisca trova espresso riconoscimento normativo nel D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 12-bis, che prevede la confisca obbligatoria del profitto del reato tributario, nonché nella precedente previsione di cui alla L. n. 244 del 2007, art. 1, comma 143. La confisca per equivalente, pertanto, deve essere disposta dal giudice anche d'ufficio, senza necessità che essa sia stata richiesta dalle parti, in quanto strumentale alla finalità di impedire che il condannato possa mantenere il vantaggio economico conseguito attraverso la commissione del reato. Il giudice è tenuto a determinare l'esatto ammontare del profitto da sottoporre a confisca, sulla base degli elementi acquisiti nel processo, e a provvedere in tal senso direttamente in sentenza, senza necessità di rinvio.