Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 103 del 2016

ECLI:IT:CGARS:2016:103SENT

Massima

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Il termine perentorio previsto dall'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 (già art. 13 della L. n. 47/1985) per la presentazione dell'istanza di sanatoria edilizia, decorrente dall'ingiunzione di demolizione di cui all'art. 31, comma 3, del medesimo D.P.R., rappresenta un limite temporale inderogabile, la cui inosservanza determina l'inammissibilità della domanda di condono, a prescindere dalla conformità dell'opera abusiva alla disciplina urbanistica vigente. Tale termine è finalizzato ad impedire che abusi edilizi permangano in piedi senza che intervenga una precisa definizione della loro sorte, con la loro conservazione perché conformi alla normativa urbanistica oppure con l'applicazione delle sanzioni ripristinatorie. Pertanto, l'istanza di sanatoria presentata oltre il termine di 90 giorni dall'ingiunzione di demolizione, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del D.P.R. n. 380/2001, deve essere rigettata, anche in assenza di una pregressa impugnazione degli atti sanzionatori, in quanto il mancato rispetto del termine perentorio previsto dalla legge comporta l'inammissibilità della domanda di condono, a prescindere dalla valutazione nel merito della conformità dell'opera abusiva alla disciplina urbanistica. Inoltre, la richiesta di accesso agli atti formulata in maniera generica e con riferimento a un numero imprecisato di provvedimenti, senza indicare elementi specifici a sostegno della propria pretesa, assume carattere esplorativo e può essere legittimamente respinta dall'amministrazione, in quanto non rientrante nel diritto di accesso disciplinato dalla L. n. 241/1990.

Sentenza completa

N. 00713/2015
REG.RIC.

N. 00103/2016REG.PROV.COLL.

N. 00713/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 713 del 2015, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del Consiglio di Giustizia Amministrativa in Palermo, Via F. Cordova n. 76;

contro

Comune di Butera, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Palermo, V. ((omissis)) n. 40;

per la riforma

della sentenza breve del T.A.R. SICILIA - PALERMO: SEZIONE II n. 00725/2015, resa tra le parti, concernente rigetto istanza di sanatoria edizia per opere abusivamente realizzate

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