Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8568 del 3 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8568PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può legittimamente fondare il proprio convincimento su una pluralità di elementi indiziari, anche di natura logica e rappresentativa, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale valutazione, salvo che essa risulti manifestamente illogica o contraddittoria. In particolare, il giudice può ritenere provata l'identificazione dell'indagato sulla base di elementi quali il suo coinvolgimento in precedenti attività criminose, i sopralluoghi effettuati insieme al concorrente per individuare i luoghi ove commettere i reati, nonché le conversazioni intercettate in cui il concorrente fa riferimento all'indagato con il suo nome di battesimo, lamentandone l'inaffidabilità in relazione all'attività delittuosa commessa insieme. L'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato dagli indagati nelle conversazioni intercettate costituisce una questione di fatto riservata al giudice di merito, la cui valutazione è insindacabile in sede di legittimità se logica e coerente con le massime di esperienza. Il controllo di legittimità sulla motivazione della decisione cautelare non può pertanto estendersi alla rivalutazione degli elementi probatori, essendo precluso alla Corte di Cassazione un sindacato di merito sulle valutazioni del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/09/2020 del Tribunale della liberta' di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE RICCARDI;
lette le richieste scritte ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
lette …

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