Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38266 del 7 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38266PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare la propria decisione di condanna sulle dichiarazioni della persona offesa, anche quando parte di tali dichiarazioni siano state ritenute inattendibili, purché sussistano ulteriori elementi di prova che ne corroborino la credibilità in relazione agli specifici fatti contestati. L'eventuale inattendibilità di alcune parti della deposizione della persona offesa non inficia necessariamente l'attendibilità di altre parti del suo racconto, a condizione che tra le diverse parti del narrato non sussista un rapporto di necessaria interferenza logica e fattuale. Spetta al giudice di merito il potere di selezionare e valutare le prove ritenute dotate di valenza dimostrativa, senza che tale apprezzamento possa essere sindacato in sede di legittimità, salvo che non si riscontri un travisamento del contenuto delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CE. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/01/2008 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per il rigetto.

Udito il difensore Avv. BALESTRA Giancarlo.

FATTO E DIRITTO

Propone ri…

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