Il rispetto delle distanze minime di sicurezza previste dalla normativa di settore per gli impianti di distribuzione carburanti costituisce un requisito essenziale per il rilascio delle relative autorizzazioni amministrative, la cui mancata osservanza determina l'illegittimità dei provvedimenti autorizzatori. Pertanto, il titolare di un impianto di distribuzione carburanti che subisce un pregiudizio dalla realizzazione di opere di ristrutturazione di un impianto concorrente in violazione delle distanze di sicurezza, è legittimato a impugnare i provvedimenti autorizzatori entro il termine decadenziale di sessanta giorni dalla data in cui ha avuto, o avrebbe dovuto avere secondo l'ordinaria diligenza, piena conoscenza dell'avvenuta realizzazione delle opere, indipendentemente dal successivo momento di riattivazione dell'impianto ristrutturato. Il mancato rispetto del termine decadenziale per l'impugnazione determina l'irricevibilità del ricorso.