Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. non è applicabile quando la pena edittale prevista per il reato accertato, anche a seguito della riduzione di un terzo ai sensi dell'art. 56 c.p., risulta superiore al limite di cinque anni di reclusione stabilito dalla predetta disposizione. In tali casi, infatti, difettano i presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità, la quale è esclusa dalla legge quando la pena detentiva astrattamente comminata per il reato commesso supera tale soglia edittale. Il giudice, pertanto, non può dichiarare il fatto non punibile ai sensi dell'art. 131-bis c.p. qualora la pena prevista per il reato, anche tenendo conto delle circostanze, sia superiore al limite di cinque anni di reclusione, dovendo in tal caso procedere alla ordinaria declaratoria di responsabilità penale dell'imputato.