La revoca della patente di guida nei confronti di soggetti sottoposti a misure di prevenzione ai sensi del d.lgs. n. 159/2011 non costituisce un provvedimento automatico e vincolato, ma richiede una valutazione discrezionale e congruamente motivata da parte dell'autorità amministrativa in merito all'effettiva sussistenza dei requisiti morali necessari per il mantenimento del titolo abilitativo. L'art. 120, comma 2, del Codice della Strada, nella parte in cui prevede che il Prefetto "provvede" alla revoca della patente in tali casi, è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo per violazione dei principi di eguaglianza, proporzionalità e ragionevolezza, in quanto introduce un automatismo privo di adeguata valutazione delle circostanze concrete. L'amministrazione, pertanto, ove intenda disporre la revoca della patente, dovrà compiere un'apposita valutazione discrezionale, congruamente motivata, in ordine all'effettiva incidenza della misura di prevenzione sulla "affidabilità morale" del destinatario e sulla sua idoneità a mantenere il titolo abilitativo alla guida.