Il Comune, nell'esercizio della propria competenza in materia di regolamentazione della circolazione stradale e di occupazione del suolo pubblico, può individuare i percorsi idonei per la circolazione dei veicoli atipici adibiti al trasporto turistico, nonché determinare le relative tariffe per la sosta, purché tali scelte siano adeguatamente motivate, ragionevoli e proporzionate, tenendo conto anche delle esigenze delle imprese interessate. L'individuazione dei percorsi deve essere preceduta da un'istruttoria adeguata, che valuti la praticabilità e l'idoneità degli stessi anche in relazione alle specifiche caratteristiche dei mezzi e alle finalità del servizio svolto. La determinazione delle tariffe per la sosta, pur rientrando nell'ampia discrezionalità dell'ente locale, deve comunque rispettare i principi di ragionevolezza e proporzionalità, considerando la natura e le modalità di svolgimento dell'attività. Il Comune non può invece introdurre limiti temporali all'efficacia delle autorizzazioni in essere senza adeguata motivazione e previo contraddittorio, né imporre il divieto di volturazione delle stesse, in assenza di specifiche esigenze di interesse pubblico.