Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6824 del 13 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6824PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione di un provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta dal giudice di merito, essendo precluso il riesame nel merito degli elementi fattuali posti a fondamento della decisione impugnata. Il controllo di legittimità è limitato alla verifica della logicità e coerenza dell'apparato argomentativo adottato dal giudice di merito, senza possibilità di una diversa lettura o interpretazione dei dati processuali, atteso che la valutazione delle prove e degli elementi indiziari è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso un provvedimento cautelare che si risolva in una mera critica alla valutazione degli elementi probatori operata dal giudice di merito, senza dedurre vizi logici o giuridici della motivazione, è inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TAVASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/07/2007 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TAVASSI ((omissis));

Udite le conclusioni del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha chiesto farsi luogo a dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA …

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