Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29879 del 23 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29879PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale commesso nei confronti di più pubblici ufficiali configura tanti reati distinti quanti sono i pubblici ufficiali coinvolti, che possono essere uniti dal vincolo della continuazione. Pertanto, nel caso di applicazione della pena su richiesta per tale reato, il giudice deve applicare l'aumento di pena previsto per la continuazione, nonché l'aumento per la recidiva aggravata reiterata, ove sussistente, al fine di garantire il rispetto del principio di legalità e di proporzionalità della pena. Il mancato riconoscimento di tali circostanze aggravanti rende illegale la pena concordata e invalida il patteggiamento, con conseguente annullamento della sentenza senza rinvio e trasmissione degli atti al giudice di primo grado per il prosieguo del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Consigliere

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Consigliere

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI BARI;

avverso la sentenza del Tribunale di Bari - Bitonto 13 febbraio 2006 n. 44;

nel procedimento penale a carico di:

SC. An. , nato il (OMESSO);

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dr. S. F. MANNINO;

letta la requisitoria del Procuratore Generale, il quale ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

Osserva:

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