Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47320 del 10 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47320PEN

Massima

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Il reato di abuso di ufficio, pur in presenza di plurime violazioni di legge e carenze motivazionali, deve essere dichiarato estinto per intervenuta prescrizione, in applicazione del principio di immediata declaratoria della causa di non punibilità, anche quando l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata condurrebbe a un indebito procrastinarsi della conclusione del procedimento. Il giudice, accertata l'estinzione del reato per prescrizione, è tenuto a pronunciare l'immediata declaratoria di tale causa di non punibilità, senza poter procedere a un nuovo giudizio di merito, anche qualora i motivi di censura dedotti dal ricorrente, pur se fondati, potrebbero condurre a una decisione più favorevole per l'imputato. Ciò in quanto l'esigenza di evitare un indebito protrarsi del procedimento penale prevale sulla possibilità di una pronuncia di merito più favorevole all'imputato, in applicazione del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo. La massima tutela del diritto dell'imputato a un processo senza ritardi indebiti, sancito dall'art. 111 Cost. e dall'art. 6 CEDU, impone al giudice di dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, senza poter procedere a un nuovo giudizio di merito, anche quando i motivi di ricorso dedotti potrebbero condurre a una decisione più favorevole. Ciò al fine di evitare un indebito protrarsi del procedimento penale, in applicazione del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il 0(OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/04/2015 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere ORLANDO VILLONI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che si associa.
FATTO E DIRITTO
Con la decisione indicata i…

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