Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45862 del 5 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45862PEN

Massima

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Il comportamento insubordinato e offensivo di un militare nei confronti di un superiore, pur se posto in essere al di fuori dell'ambito di servizio e senza qualificarsi come appartenente alle Forze Armate, può essere ricondotto a cause inerenti al servizio e alla disciplina militare quando risulti provato che le condotte offensive e minacciose siano state determinate da precedenti dissidi o contrasti sorti per ragioni di servizio tra l'imputato e il superiore offeso. In tali casi, il reato di insubordinazione con minaccia e ingiuria aggravata e continuata è configurabile, con conseguente applicazione della relativa disciplina penale militare, anche quando le condotte offensive siano state poste in essere in forma anonima e al di fuori dell'ambito strettamente militare. Il giudizio di equivalenza tra le circostanze attenuanti e quelle aggravanti, rimesso alla valutazione discrezionale del giudice di merito, è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4/2013 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 27/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FLAMINI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso…

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