Consiglio di Stato sentenza n. 2090 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:2090SENT

Massima

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La revoca di un provvedimento amministrativo che abilita l'esercizio di una determinata attività, per ragioni di pubblica sicurezza, non ha connotazioni sanzionatorie ma mira a prevenire situazioni di pericolo per l'ordine pubblico, evitando che l'ampliamento delle possibilità operative garantite dal titolo revocando si traduca nell'arricchimento degli strumenti a disposizione di soggetti suscettibili di perturbare la sicurezza pubblica. Pertanto, la valutazione dell'Amministrazione circa la sussistenza di un ragionevole pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, desunto da elementi quali i collegamenti personali e societari del titolare del provvedimento con soggetti gravati da precedenti penali o comunque riconducibili ad ambienti della criminalità organizzata, è legittima e non irragionevole, a condizione che sia sorretta da un'adeguata istruttoria e da una motivazione che dia conto in modo puntuale delle risultanze acquisite. Inoltre, la richiesta di revoca formulata dall'autorità prefettizia ai sensi dell'art. 19, comma 4, d.P.R. n. 616/1977, in ragione di esigenze di pubblica sicurezza, costituisce un vincolo oggettivo per l'Amministrazione comunale, che è tenuta a darvi seguito indipendentemente dalla competenza formale dell'organo che emana il provvedimento finale di revoca. Infine, l'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità del provvedimento finale di revoca, qualora questo risulti comunque giustificato dalle risultanze istruttorie e non sia stato adottato in violazione di specifiche garanzie procedimentali.

Sentenza completa

N. 04671/2004
REG.RIC.

N. 02090/2013REG.PROV.COLL.

N. 04671/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4671 del 2004, proposto da -OMISSIS- in qualità di
amministratore unico della Soc. San Giorgio S.n.c., nonché dalla medesima unitamente a -OMISSIS- e -OMISSIS-, già amministratori con poteri congiunti della suddetta Società, rappresentati e difesi dall'avv. Aldo Assisi, con domicilio eletto presso Daniela Putignano in Roma, via Oslavia 40;

contro

Prefettura di Vibo Valentia, Commissione Governativa del Comune di Briatico, Commissione Straordinaria del Comune di Briatico;
Dirigente del Settore Commercio del Comune di Briatico, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Fuscà, con domicilio eletto presso …

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