Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10459 del 11 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10459PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione è ammesso solo nei casi tassativamente previsti dall'art. 127, comma 5, c.p.p., che sanziona con la nullità la mancata osservanza delle norme concernenti la citazione e l'intervento delle parti in camera di consiglio. Pertanto, il ricorso proposto dalla persona offesa per motivi diversi, come la violazione dell'art. 606, lett. d), c.p.p. relativa all'omessa assunzione di una prova decisiva, è dichiarato inammissibile, in quanto tale ipotesi non rientra tra quelle previste di violazione del contraddittorio. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria ex art. 616 c.p.p., in assenza di ragioni di esonero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanin - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesc - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

Dott. ESPOSITO Luc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) parte offesa;

nel procedimento contro:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) parte offesa nel procedimento contro;

avverso il decreto n. 802/2012 GIP TRIBUNALE di VERONA, del 09/08/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 9/8/2012 il GIP del Tribuna…

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