Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 202 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:202SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi proposti avverso i provvedimenti di demolizione e di irrogazione di sanzioni pecuniarie per abusi edilizi, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, costituendo atto dovuto della P.A., non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso, che è in re ipsa, anche se l'intervento repressivo avvenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso. 2. Le sanzioni urbanistiche ed edilizie hanno natura reale, ossia attengono alla cosa e non hanno carattere personale; l'ordinanza di demolizione può essere rivolta a chiunque si trovi ad essere proprietario dell'immobile al momento dell'emanazione del provvedimento, pur se estraneo all'illecito, salva la possibilità di dimostrare l'estraneità rispetto all'abuso e di rivalersi nei riguardi dei danti causa. 3. La sottoposizione di un manufatto abusivo a sequestro penale non costituisce impedimento assoluto a ottemperare a un ordine di demolizione, né integra causa di forza maggiore impeditiva della demolizione, essendo possibile ottenere il dissequestro dell'immobile proprio al fine di ottemperare all'ingiunzione di demolizione. 4. L'annullamento dei titoli edilizi, disposto contestualmente all'ordine di demolizione, costituisce determinazione vincolata, in presenza della gravità degli abusi riscontrati, trattandosi di disporre la rimozione degli effetti di titoli abilitativi viziati ab origine, in quanto relativi ad interventi inerenti manufatti abusivi. 5. Il presupposto per l'irrogazione della sanzione pecuniaria ex art. 31, comma 4 bis, d.P.R. 380/2001 è costituito dall'accertamento formale dell'inottemperanza all'ingiunzione a demolire, non dal mero verbale di constatazione di inadempienza. 6. L'art. 34, comma 2, d.P.R. 380/2001 disciplina gli interventi e le opere realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire, prevedendo la possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria solo quando sia oggettivamente impossibile procedere alla demolizione, risultando in maniera inequivoca che la demolizione inciderebbe sulla stabilità dell'edificio nel suo complesso; tale valutazione deve essere effettuata dall'Amministrazione nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione. 7. Il diniego di fiscalizzazione degli abusi edilizi è illegittimo qualora l'immobile sia stato oggetto di un procedimento di dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante da parte della Soprintendenza, in quanto in tal caso trovano applicazione le disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio che vietano la distruzione, il deterioramento o il danneggiamento di beni culturali senza la preventiva autorizzazione del Ministero.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/01/2021

N. 00202/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00392/2016 REG.RIC.

N. 00007/2016 REG.RIC.

N. 00391/2016 REG.RIC.

N. 00843/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 7 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
-OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’Avv. Marcello Brescia Morra, con domicilio eletto, in Salerno, al Corso Garibaldi, 153;

contro

Comune di -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli Avv. Antonino Cascone e Giuliana Senatore, con domicilio eletto, in Salerno, al Largo Plebiscito, 6, presso l’Avv. Scarpa;

sul ricorso, numero di registro generale 391 del 2016, pro…

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