Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 6746 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:6746SENB

Massima

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La decadenza dell'autorizzazione amministrativa e della relativa concessione di occupazione di suolo pubblico per inattività del posteggio, ai sensi del combinato disposto dell'art. 55 comma 1 lettera d) della L.R.L. 6 novembre 2019 n. 22 e dell'art. 46 comma 1 lettera a) del Regolamento per il Commercio su area pubblica, approvato con Deliberazione Assemblea Capitolina n. 29/2018, determina il venir meno del presupposto stesso della tutela invocata e, di conseguenza, anche il necessario interesse concreto ed attuale alla decisione, rendendo il ricorso improcedibile ai sensi dell'art. 35 comma 1 lettera c) del Codice del Processo Amministrativo, non essendo possibile un giudizio prognostico su un'impugnativa neanche proposta. L'Amministrazione, adottando un provvedimento efficace di decadenza dell'autorizzazione e della concessione di suolo pubblico, ha legittimamente esercitato il proprio potere discrezionale, facendo venir meno l'interesse del ricorrente alla decisione sulla domanda di conversione del titolo, in quanto tale domanda risulta ormai priva di oggetto. Il Giudice Amministrativo, in tal caso, non può entrare nel merito della legittimità della domanda di conversione, ma deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, non essendo possibile un giudizio prognostico sull'eventuale impugnazione del provvedimento di decadenza. La declaratoria di improcedibilità del ricorso, in presenza di tali circostanze, è pertanto doverosa, in quanto l'ordinamento giuridico non consente al Giudice di pronunciarsi su questioni prive di attualità e concretezza.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/06/2020

N. 06746/2020 REG.PROV.COLL.

N. 15414/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15414 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da Umberto Sonnino, Cesare Polacco, rappresentati e difesi dall'avvocato Orazio Castellana, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza Benedetto Cairoli, 2;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosalda Rocchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;

(con il ricorso introduttivo)

per l’acc…

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