Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27906 del 25 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27906PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena per i reati commessi in continuazione, deve procedere correttamente all'applicazione del regime proprio del vincolo della continuazione, tenendo conto della pena già inflitta per il reato più grave oggetto di precedente sentenza irrevocabile. Ciò comporta la determinazione della pena per i reati satellite commessi in continuazione, con eventuale riduzione per il rito abbreviato, e la successiva rideterminazione della pena complessiva, senza limitarsi ad un mero cumulo materiale delle pene. Inoltre, l'esclusione delle circostanze attenuanti generiche, pur dovendo essere adeguatamente motivata, è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in cassazione se sorretto da una motivazione congrua e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2018 della Corte di Appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di Ap…

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