Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5396 del 15 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:5396PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, si configura quando vi è una struttura organizzativa stabile e permanente, con una composizione soggettiva definita, mezzi e risorse adeguati al perseguimento dello scopo illecito, e un contributo effettivo da parte dei singoli partecipi per il raggiungimento dell'obiettivo comune, pur in presenza di interessi e scopi individuali anche contrastanti. L'elemento organizzativo che caratterizza il reato associativo non si riduce a un semplice accordo delle volontà, ma richiede un "quid pluris" che si sostanzia nella predisposizione di mezzi e risorse finalizzati alla commissione dei reati-scopo, in una comunione di interessi e in una connessione delle singole condotte in un'unica dimensione criminale. Il giudizio di gravità indiziaria sulla partecipazione dell'indagato può fondarsi su elementi quali il contenuto di conversazioni intercettate, il suo coinvolgimento in episodi specifici rivelatori del suo stabile contributo all'attività del gruppo, nonché su dichiarazioni accusatorie di collaboratori di giustizia, purché valutate nel contesto probatorio complessivo e non in modo isolato. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari deve essere effettuata in modo autonomo dal giudice, senza che sia sufficiente il mero riferimento alla presunzione di pericolosità di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Catanzaro l'11/03/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, SILVESTRI Pietro;
udito il Sostituto Procuratore generale, Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catanzaro ha confermato l'ordinanza…

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