La contemporanea pendenza, innanzi al medesimo giudice o dinanzi alla sede centrale e alla sede distaccata dello stesso tribunale, di procedimenti relativi alla medesima causa, non dà luogo all'applicazione delle disposizioni in materia di litispendenza di cui all'articolo 39 del codice di procedura civile, la cui configurabilità postula la diversità dei giudici davanti ai quali la causa sia proposta, ma può dar luogo a provvedimenti ordinatori di riunione non suscettibili di impugnazione dinanzi ad altri uffici giudiziari. Infatti, la litispendenza presuppone la pendenza della medesima causa dinanzi a giudici diversi, mentre nel caso di procedimenti pendenti innanzi allo stesso giudice o dinanzi alla sede centrale e alla sede distaccata dello stesso tribunale, si è in presenza di una mera duplicazione del giudizio, che non comporta l'applicazione delle norme sulla litispendenza, ma può essere risolta attraverso provvedimenti ordinatori di riunione, non suscettibili di autonoma impugnazione. Ciò in quanto la riunione di procedimenti pendenti dinanzi allo stesso giudice o dinanzi alla sede centrale e alla sede distaccata dello stesso tribunale, rappresenta una mera misura organizzativa finalizzata a garantire l'economia processuale e l'uniforme trattazione della medesima causa, senza incidere sulla competenza del giudice adito.