Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15805 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15805SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo, in totale difformità o con variazioni essenziali rispetto al progetto approvato, costituisce un provvedimento dovuto e rigorosamente vincolato per l'amministrazione comunale, senza che sia necessaria una specifica valutazione in ordine alla possibilità di sanare gli abusi ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001. Infatti, gli artt. 27 e 31 del medesimo D.P.R. n. 380/2001 impongono all'autorità competente di reprimere l'abuso edilizio, senza alcuna valutazione di sanabilità, rimessa invece all'esclusiva iniziativa della parte interessata. Pertanto, la presentazione di un'istanza di sanatoria ex art. 36 non rende inefficace il provvedimento sanzionatorio pregresso, ma determina solo una sospensione della sua efficacia, che riacquista vigore in caso di rigetto dell'istanza, anche per silenzio. Inoltre, l'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato anche prima della presentazione dell'istanza di sanatoria, senza che ciò integri alcuna preclusione all'esercizio del potere sanzionatorio. La motivazione dell'ordinanza di demolizione, in quanto atto dovuto e vincolato, è sufficientemente esternata con la mera descrizione delle opere abusive e l'indicazione della normativa violata, senza necessità di ulteriori specificazioni, essendo la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato già compiuta, a monte, dal legislatore. Infine, la qualificazione delle opere come "interventi di nuova costruzione eseguiti in assenza di titolo abilitativo, in totale difformità o con variazioni essenziali", ai sensi dell'art. 15 della L.R. n. 15/2008, anziché come "interventi di ristrutturazione edilizia e cambi di destinazione d'uso in assenza di titolo abilitativo, in totale difformità o con variazioni essenziali", di cui all'art. 16 della medesima legge regionale, risulta corretta laddove, come nel caso di specie, sia stata accertata la realizzazione di nuovi volumi edilizi, in assenza di titolo, suscettibili di autonomo utilizzo.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/08/2024

N. 15805/2024 REG.PROV.COLL.

N. 09102/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9102 del 2016, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Toscana, 30;

contro

Comune di Lanuvio;

per l'annullamento:

- del provvedimento del Comune di Lanuvio -OMISSIS- del 18.5.16 recante “ingiunzione per la demolizione di opere edilizie eseguite prive di permesso di costruire in -OMISSIS-, su proprietà dei sigg.ri -OMISSIS-”.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l…

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