La validità della querela presentata dalla persona offesa è condizionata al rispetto di specifici requisiti formali. In particolare, affinché l'autenticazione della firma del querelante da parte di un avvocato sia valida, è necessario che dalla querela stessa emerga in modo chiaro la volontà della persona offesa di nominare quel determinato difensore, attraverso una espressa dichiarazione in tal senso o quantomeno per fatti concludenti, come l'elezione di domicilio presso lo studio del medesimo avvocato. In mancanza di tali elementi, la querela è invalida e determina l'improcedibilità dell'azione penale per difetto di condizione di procedibilità. Pertanto, la validità della querela non può essere desunta dalla sola circostanza che l'atto sia stato materialmente presentato da un avvocato, il quale abbia autenticato la firma del querelante, in assenza di una chiara manifestazione di volontà della persona offesa di nominarlo proprio difensore di fiducia.