Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 25 del 2011

ECLI:IT:TARPA:2011:25SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel pronunciarsi sulla controversia relativa a un ordine di sgombero di un locale di proprietà del Comune, già facente parte del patrimonio disponibile dell'ente territoriale, ha affermato che tale controversia appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, anziché a quella del giudice amministrativo. Ciò in quanto, in tali casi, il rapporto tra il Comune e il soggetto occupante il bene ha natura negoziale, da cui derivano posizioni giuridiche paritetiche qualificabili in termini di diritto soggettivo, nell'ambito delle quali l'Amministrazione agisce "iure privatorum", al di fuori dell'esplicazione di qualsivoglia potestà pubblicistica. Di conseguenza, l'Amministrazione non può avvalersi di poteri autoritativi tipici delle ordinanze contingibili e urgenti di cui all'art. 54 del d.lgs. n. 267 del 2000, essendo tali poteri ammessi dall'art. 823 c.c. esclusivamente in relazione ai beni demaniali e a quelli patrimoniali indisponibili degli enti pubblici. Pertanto, l'eventuale ordinanza emessa in carenza assoluta di potere deve essere qualificata come atto nullo secondo i principi del diritto pubblico, ora sanciti dall'art. 21-septies della legge n. 241 del 1990. Di conseguenza, la controversia relativa a un ordine di sgombero di un bene appartenente al patrimonio disponibile del Comune appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, presso il quale il processo potrà essere riproposto nel termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza, ai sensi dell'art. 11, comma 2, del Codice del processo amministrativo.

Sentenza completa

N. 02327/2010
REG.RIC.

N. 00025/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02327/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2327 del 2010, proposto da:
Biagio Casano, rappresentato e difeso dall'avv. Daniela Ferrari, con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv.Antonino Gulotta sito in Palermo, via Campolo N.72;

contro

il Comune di Marsala, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza del Comune di Marsala n. 40 del 3.11.10, con la quale si dispone il rilascio di un immobile libero da cose e persone, entro 15 gg dalla notifica dell'ordinanza impugnata, mediante consegna delle chiavi;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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