Il rilascio dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R. n. 59/2013 è un procedimento vincolato, in cui l'amministrazione competente (la Città Metropolitana) adotta il provvedimento finale sulla base degli esiti della conferenza di servizi, convocata per acquisire i pareri delle amministrazioni coinvolte. Il Comune, sebbene regolarmente convocato, non può sottrarsi a tale obbligo partecipativo, essendo chiamato a esprimersi non solo sulla comunicazione di impatto acustico, ma anche sulla regolarità edilizia e sulla compatibilità urbanistica dell'impianto. Il suo mancato intervento in conferenza di servizi equivale ad assenso senza condizioni, ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge n. 241/1990. Pertanto, l'inerzia del SUAP comunale nel rilasciare l'AUA, nonostante l'esito favorevole della conferenza di servizi, è illegittima, in quanto viola il principio di doverosità dell'azione amministrativa e il dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso. In tali casi, il giudice amministrativo può accertare la fondatezza dell'istanza e condannare l'amministrazione a rilasciare il titolo abilitativo, salva la possibilità per il Comune di richiedere una nuova conferenza di servizi per valutazioni in sede di autotutela.