Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9223 del 24 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9223PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve dare adeguata motivazione in ordine alla valutazione degli elementi indizianti, in modo congruo e logico, senza limitarsi a una mera riproduzione delle richieste del pubblico ministero. Tuttavia, il controllo di legittimità in sede di ricorso per cassazione non può spingersi fino a una rivalutazione nel merito delle risultanze probatorie, essendo limitato alla verifica della violazione di specifiche norme di legge o della manifesta illogicità della motivazione. Pertanto, le censure che si risolvono in una diversa valutazione di circostanze già esaminate dal giudice di merito sono inammissibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/11/2016 del Tribunale di Palermo in funzione di giudice del riesame cautelare;
visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
sentito il difensore, avv. (OMISSIS) del foro di Palermo, che ha concluso chiedendo l'acco…

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